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Il concetto della visibilità presso Italo Calvino nel romanzo "Il cavaliere inesistente"
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Seminar paper from the year 2012 in the subject Romance Languages - Italian and Sardinian Studies, grade: 1, 0, LMU Munich, language: Italian, abstract: La presente ricerca si suddivide in due parti, delle quali la prima si occupa della concezione della visibilità secondo Italo Calvino nel suo libro "Lezioni americane" e delle teorie della percezione, della psicologia della 'Gestalt', della categorizzazione e della prototipicità, che formano le basi di ogni creazione di un'immagine mentale. Cioè la visibilità d'una figura narrativa dipende dalla capacità dello scrittore di formare un corpo e un carattere immaginabili dal lettore. Nel caso di un personaggio invisibile è quasi impossibile ricorrere a una forma conosciuta o preesistente perché farebbe molta fatica a immaginarsi qualcosa (oppure qualcuno) che non è mai stata visto. A causa di tale difficoltà, Calvino escogita diversi stratagemmi per resuscitare un'immagine di una figura ossimorica "che non c'è" oppure "che c'è senza esserci". La seconda parte di questo breve saggio, quindi, mostrerà dove si trovano i concetti suddetti nel romanzo "Il cavaliere inesistente" e quanto siano serviti a creare un personaggio di fantasia che esiste grazie solo alla "forza della volontà" schopenhaueriana dello scrittore.
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